Il rifugio ieri

Premessa: Questa storia del rifugio Cibrario vuole solo essere un breve riassunto, per ricordare i fatti salienti.ovviamente non e' possibile in poche righe racchiudere più di cento anni di storia, né ricordare tutti coloro che al rifugio hanno dedicato il loro tempo e tanta mole di lavoro volontario. Le informazioni qui contenute sono state ricavate dal libro “Il rifugio Luigi Cibrario e la conca di Peraciaval” di G. Berruto, pubblicato dalla nostra sezione nel 1976 e ristampato nel 1987, volume in cui tutte queste vicende, insieme a molte altri argomenti, sono trattate ampiamente.
Fin dall’antichità la conca del Peraciaval ed il sovrastante colle della Valletta (mt.3207) sono stati utilizzati come via di comunicazione tra le valli di Lanzo e la Francia. In particolare passavano i contrabbandieri che trasportavano riso, sale ed altre merci tra il Piemonte ed il sud della Francia. Esiste una ricca letteratura che documenta come i passi alpini, anche a queste altitudini, per i montanari di un tempo non erano posti per avventure alpinistiche, ma normali vie di comunicazione.

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Nel 1880 il CAI di Torino decide di costruire un rifugio presso il lago di Peraciaval. Tra i promotori il conte Luigi Cibrario, alpinista e presidente della sezione CAI di Torino. Il rifugio è localizzato nella conca del Sabiunin. I lavori terminano nel 1890, e l’inaugurazione avviene nei giorni 28 e 29 giugno.Il rifugio può ospitare 10 persone.

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Nel 1914 il primo ampliamento. Vengono aggiunti il locale cucina-salone con, al piano superiore, un dormitorio con altri 10 posti. Viene inaugurato il 10-11 luglio. La gestione è affidata alla famiglia Re Fiorentin, guide locali di Usseglio.


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Nel 1939 il secondo ampliamento. Il rifugio viene intitolato a Luigi Cibrario, che ne fu l’ideatore.

 

Ferro
Nel primo dopoguerra inizia la gestione di Guido Ferro Famil, detto Vulpot e della sua famiglia. Rimarrà gestore dal 1948 al 1964. E’ il personaggio che ha segnato di più la storia del rifugio. Oggi una targa all'ingresso del rifugio lo ricorda a tutti gli escursionisti di passaggio.

 

 

RIF701966. La sezione CAI di Leinì ottiene il rifugio in gestione dal CAI di Torino, che ne è il proprietario. Iniziano i lavori di ristrutturazione. Costruzione della teleferica di servizio nella vicina conca di Moncurtìl per i lavori ed il rifornimento.

1973-1976. Terzo ampliamento, che lo porta all’aspetto attuale. Molti sono i lavori fatti: si tratta, infatti, di una profonda ristrutturazione. Il 5 settembre del 1976 vi è una grande festa per l’inaugurazione cui partecipano più di 300 persone.

rifugio901979. Quarto ampliamento riguardante il nuovo locale cucina con il soprastante locale invernale. Il rifugio viene dotato di corrente elettrica mediante l'uso di un generatore con motore a scoppio.
1989. Inizio dei lavori per l'installazione della turbina elettrica nell'apposita cabina costruita in pietra al fondo del Piano del Sabiunin; vengono interrati il tubo di condotta dal lago di Peraciaval ed il cavo elettrico con armatura.
1990. Completamento dell'impianto elettrico e attivazione della turbina; con i 7 Kw prodotti il rifugio può finalmente disporre degli elettrodomestici ormai indispensabili per soddisfare le nuove normative.
Settembre 1990. Il rifugio compie cento anni! Il 16 settembre grande festa, con più di 350 partecipanti.

1992. Costruzione della scala esterna di accesso al rifugio invernale
1993-1994. Costruzione del locale magazzino esterno, completamente interrato
1995. Costruzione del ponte sul rio Peraciaval a quota 2300 mt. in sostituzione dell'attraversamento su putrella distrutto dall'alluvione di fine 1994
1996-1998. Ultimo ampliamento sul lato est del rifugio che viene prolungato di circa 4 mt. per ricavare i locali igienici richiesti dalle nuove norme igienico-sanitarie; con funzione di uscita di sicurezza, ricompare la porta di accesso sul lato est
2000-2006. Manutenzione ordinaria e straordinaria; costruzione della piazzola di atterraggio per l'elicottero, costruzione del caminetto in pietra nel salone

2007. ...La storia continua

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